Alla sbarra a porte chiuse i leader del movimento di opposizione Gruppo 24, Sukhrob Zafare e Nasimdžon Šarifov. Scomparsi da Istanbul dove vivevano da dieci anni in esilio, nell'agosto scorso il procuratore generale aveva reso noto che si trovano in un carcere della capitale del Tagikistan. Messa al bando come "assocazione estremistica" all'organizzazione non è permesso in alcun modo di partecipare alla vita politica e sociale del Paese.
Presentati in una conferenza stampa tenuta oggi in Vaticano alla presenza dell'arcivescovo della capitale coreana. Il 24 novembre in San Pietro la consegna della Croce che accompagna gli incontri dei giovani con il Papa. Mons. Chung sulla presenza di giovani da Pyongyang: "Desideriamo tanto invitarli. Ma la situazione politica di oggi non lo favorisce".
A Louise Delmotte, fotografa di nazionalità francese, impiegata di Associated Press, le autorità locali avevano già negato il rinnovo del permesso lavorativo. Lo scorso anno aveva ritratto l'imprenditore cattolico e attivista pro-democrazia in manette. Il Dipartimento di immigrazione - che ora richiede agli operatori di voli di inviare informazioni sui passeggeri in arrivo - non ha dato spiegazioni ufficiali.
I caccia dello Stato ebraico hanno colpito centri disabitati come obiettivi civili, tutti equiparati a depositi di munizioni o rampe di lancio di Hezbollah. Un medico parla di “massacro”, il timore di un numero consistente di cadaveri sotto le macerie. La grande fuga dal sud, ma qualcuno sceglie di restare rintanandosi nei villaggi. In alcuni quartieri di Beirut a maggioranza cristiana requisite case vuote ed edifici in costruzione.
Nel colloquio con i gesuiti avvenuto a Jakarta e pubblicato oggi da "La Civiltà Cattolica" il pontefice - rispondendo a una domanda di un confratello birmano - ha raccontato di aver chiesto la scarcerazione del premio Nobel per la pace reclusa in una località sconosciuta alla sua stessa famiglia. "In Myanmar oggi non si può stare in silenzio: il futuro del Paese deve essere la pace fondata sul rispetto di un ordine democratico".
Guidata dall'arcivescovo Oswald Gracias l'iniziativa alla Holy Name High School di Colaba si ricollega alla campagna “Ek Ped Maa Ke Naam” lanciata dal premier Modi per onorare le madri e promuovere la cura dell'ambiente. Il card. Gracias: "Incoraggiamo i nostri giovani e tutti gli altri a essere consapevoli della necessità di prendersi cura del Creato".